Maternità in Italia: Bolzano ancora regina, Sardegna al sedicesimo posto. Ma il divario si assottiglia

Bolzano si conferma la provincia più “madre-friendly” d’Italia, secondo la nona edizione del rapporto “Le Equilibriste – La maternità in Italia 2024” di Save the Children, realizzato in collaborazione con l’Istat. Seguono, a podio, Emilia-Romagna e Toscana, che conquista il terzo posto scalzando il Lazio, ora quarto. In fondo alla classifica, invece, troviamo la Basilicata, preceduta da Campania e Sicilia e la Sardegna al sedicesimo posto.

Disparità territoriali

Nel Sud d’Italia l’occupazione  delle donne si ferma al 48,9%, per coloro senza figli (sono il 79,8% al nord e 74,4% al centro) e scende al 42% in presenza di figli minori arrivando al 40% per le donne con due o più figli minori (al nord sono il 73,2% e al centro 68,3%).  Anche gli uomini hanno disparità simili ma con valori diversi: nel sud gli uomini senza figli occupati arrivano al 61,5%, (sono 86,7% al Nord e 81,3%, al Centro), mentre quelli con figli minori raggiungono l’82,8% (96,7% al Nord e 94,5% al Centro).

La situazione complessiva penalizza le donne

Il rapporto, che traccia un quadro complesso della situazione delle madri in Italia, evidenzia alcune criticità:

  • Una lavoratrice su cinque esce dal mercato del lavoro dopo la nascita di un figlio.
  • Il 72,8% delle dimissioni tra i neogenitori sono presentate dalle donne.
  • Continua a calare il numero medio di figli per donna (1,20).
  • L’Italia ha la più alta età media al parto tra i Paesi europei (32,5 anni).

Questi dati sono la spia delle difficoltà che le donne italiane incontrano nel conciliare impegni lavorativi e familiari. Lo dimostra il divario tra i tassi di occupazione: il 63,8% per le donne tra i 25 e i 54 anni, contro il 68,7% per quelle senza figli e il 57,8% per quelle con due o più figli minori. Tra gli uomini, invece, il tasso di occupazione è dell’83,7%, con una variazione che va dal 77,3% per chi non ha figli al 91,6% per chi ne ha due o più.

Nonostante il quadro preoccupante, ci sono anche segnali di speranza. Secondo Antonella Inverno, responsabile Ricerca e Analisi di Save the Children Italia, “rispetto al 2022 i divari territoriali sono diminuiti e la distanza tra la Basilicata e Bolzano nell’Indice delle madri si è ridotta di 7 punti. Anche il valore complessivo dell’Italia come sistema Paese è aumentato, segno di una maggiore consapevolezza sul tema del supporto alla genitorialità”.

Le politiche a sostegno della maternità sembrano quindi dare i loro frutti, anche se la strada da fare è ancora molta. L’augurio è che il trend positivo continui e che l’Italia diventi un Paese sempre più accogliente per le madri e per le loro famiglie.

Menu