Forse il sentimento è più forte della memoria? Pare di si stando alla scoperta di Joseph Le Doux, che dimostra come la memoria dei sentimenti rivolti alle persone persista anche negli stadi più avanzati dell’Alzheimer, anche quando non si riconoscono più le persone. In pratica, secondo Le Doux, anche quando la memoria se n’è andata da tempo, il ricordo del sentimento che lo ha legato a quella persona rimane.
L’Alzheimer non cancella i sentimenti
La conclusione è che l’Alzheimer è una malattia debilitante che cancella i ricordi, ma non l’impatto dei sentimenti e delle relazione sociali. Secondo il neuroscienziato ciò si verifica perché le memorie delle esperienze emotive seguono due differenti percorsi. Da una parte le emozioni rimangono ad un livello consapevole e vengono memorizzate nella corteccia cerebrale, dall’altra invece seguono una seconda via e vengono archiviate in una zona più profonda del cervello, il sistema limbico, che probabilmente è tra gli ultimi a essere compromesso dalla malattia. Così secondo questo studio il malato riesce a discernere e a distinguere le persone con cui condividono un sentimento da chi si prende semplicemente cura di loro. Se da una parte assistiamo alla impossibilità dei pazienti di Alzheimer di conservare i ricordi, il linguaggio, o il ragionamento, la loro capacità di provare emozioni e percepire le emozioni degli altri rimane forte sino alla fine.