Anche Sant’Efisio si adatta all’emergenza Covid 19. Il simulacro del martire guerriero, festeggiato l’1 maggio per la liberazione dalla peste del 1657, quest’anno uscirà dalla chiesetta del quartiere di Stampace il 3 maggio.
Niente processione per le vie di Cagliari con i gruppi in costume tradizionale, e soprattutto niente pubblico per evitare il contagio. La situazione è straordinaria se si pensi che la festa di Sant’ Efisio si è svolta ininterrottamente per 364 anni, persino sotto le bombe della Seconda guerra mondiale.
Le funzioni religiose si apriranno con la celebrazione di una messa nella Chiesa di Stampace, alla sola presenza del rappresentante dell’Arciconfraternita e della Municipalità di Cagliari, con pochi officianti. Al temine delle funzioni religiose che si terranno senza fedeli, il simulacro di Sant’Efisio verrà trasportato a Nora, e dopo le funzioni religiose che si terranno in assenza di fedeli, il simulacro di Sant’Efisio rientrerà nella stessa giornata a Cagliari, nella propria chiesa.
La decisione è stata presa in seguito ad una riunione in videoconferenza, convocata dal prefetto Bruno Corda, con la partecipazione, del vescovo Giuseppe Baturi, del presidente della Arciconfraternita Giancarlo Sanna e del sindaco Paolo Truzzu. Da tutti è stata condivisa l’idea che le modalità di trasporto della statua tengano conto dell’esigenza di garantire la massima salvaguardia del simulacro.
Si ipotizza l’utilizzo di un veicolo scoperto così da favorire momenti di devozione condivisa, evitando in ogni caso, nel rispetto delle restrizioni vigenti, spostamenti all’esterno delle abitazioni. Questa modalità potrebbe consentire ai fedeli di partecipare da balconi e finestre, ma si attende il giudizio finale della Sovrintendenza.
Il 1 maggio sarà invece il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ad occuparsi della vestizione dell’Alter Nos, Raffaele Onnis , il rappresentante della municipalità, in forma strettamente privata. Su proposta del vescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi la festa è rimandata dopo l’emergenza.
Verranno programmate altre celebrazioni con un solenne pellegrinaggio, processioni e momenti liturgici organizzati in tutti i Comuni e nelle località dove tradizionalmente fa tappa il viaggio di Sant’Efisio. Insomma l’esigenza comune è, che nonostante le restrizioni vigenti e con tutte le precauzioni del caso, il voto a Sant’Efisio verrà sciolto.