Primo piano - Sardegna

Si riparte  

Mentre anche la Sardegna  apre oggi a tutte le attività commerciali, resta ancora aperta l’incognita trasporti. A partire dal 21 maggio sono consentite in tutti gli aeroporti sardi le attività di aviazione generale, “previa sottoscrizione tra Regione e società di gestione degli scali di apposite linee guida sui controlli da effettuare sui passeggeri in ingresso, validate dal Comitato tecnico scientifico”.

Il presidente della Regione  Sardegna Christian Solinas punta a riaprire  anche ai voli di linea entro il mese prossimo, ma solo  con un  sistema di controlli adeguato.
Il governatore sta infatti lavorando ad un sistema che possa accertare  e   verificare la positività o meno al Covid-19 di chi arriva nell’Isola, sia attraverso il sistema del cosiddetto passaporto sanitario, che richiederebbe la certificazione di negatività sulla base di un tampone somministrato non più di sette giorni prima della partenza, sia con i test rapidi da effettuare negli scali. In discussione la proposta  di un ‘passaporto sanitario’ per quanto riguarda i charter dei turisti tedeschi. Infatti i fondi pensione  tedeschi garantiscono ai  loro cittadini due vacanze l’anno  e questi gli stessi fondi  – secondo Solinas –  possono essere utilizzati  per garantire l’esecuzione del tampone prima della partenza e a certificare che chi vola su quel charter è negativo. Come in altre parti del mondo sarebbe auspicabile anche in Italia  “la liberalizzazione che consentirebbe di fare il tampone nei laboratori”.

Intanto l’ultima ordinanza del Governatore obbliga alla quarantena per 14 giorni per chi arriva nell’Isola, almeno sino al 2 giugno. “Tutti i soggetti in arrivo in Sardegna, a prescindere dal luogo di provenienza, hanno l’obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario di 14 giorni”. Spetta ai vettori aerei e navali e alle società di gestione degli scali di acquisire e mettere a disposizione della Regione i nominativi e i recapiti dei viaggiatori arrivati in Sardegna.

 

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