Allestimenti, negozi, vendita, il lavoro del visual merchandising è quello di ottimizzare spazi a fini promozionali. L’espressione significa letteralmente “strategia di commercializzazione basata su stimoli sensoriali” e fa riferimento a un professionista del settore retail (vendita al dettaglio) che si occupa di progettare layout espositivi accattivanti, per ispirare i clienti, entusiasmare e ottimizzare le vendite.
Cosa fa il Visual Merchandiser
Il lavoro del Visual Merchandiser è quello di implementare soluzioni visive efficaci per coinvolgere, attrarre, e motivare il cliente all’acquisto. Per poter operare come Visual Merchandising è necessario conoscere un insieme di tecniche che favoriscono l’incontro tra prodotto e consumatore, per dare al prodotto un ruolo attivo di vendita attraverso la sua presentazione e contestualizzazione, ottimizzando così la sua redditività. In pratica il Visual Merchandising per incrementare gli introiti e quindi aumentare le vendite deve migliorare la funzionalità commerciale e aumentare la produttività del punto vendita. Per farlo è necessario creare un ambiente accogliente e gradevole, posizionare i prodotti in modo da rendere leggibile e chiara l’offerta e facilitare così la loro scelta, favorire acquisti multipli, enfatizzare la promozionalità del punto vendita, evidenziando le novità, le offerte e le opportunità proposte nello spazio, ma anche trasferire emozioni al cliente e contraddistinguere l’azienda.
Quali sono i suoi compiti
Si tratta di un’attività molto creativa che contempla diversi passaggi: il Visual Merchandiser deve allestire la merce nel negozio creando un ambiente di vendita piacevole e accogliente, per facilitare la scelta e stimolare l’acquisto. In pratica questo professionista non si deve semplicemente limitare a “vendere” il prodotto, ma deve creare un’esperienza di vendita emozionale e sensoriale, attraverso l’ausilio di musiche, illuminazioni colori, ma anche dispositivi tecnologici come schermi touch che trasmettono video e immagini. Per questo deve progettare e realizzare l’allestimento complessivo dello spazio espositivo, negozio o showroom, e non solamente l’allestimento delle vetrine (delle quali si dovrebbe occupare il vetrinista).
Di solito si parte da un’analisi degli spazi a disposizione, e tenendo conto degli standard aziendali definiti il Visual Merchandiser decide quali articoli esporre, dove esporli, in che quantità, come mostrarli al pubblico, che accostamenti fare, come illuminarli per renderli visibili e accattivanti, come presentare efficacemente l’uso dei prodotti e le loro caratteristiche, come sfruttare nel modo migliore espositori orizzontali come tavoli e banchi, manichini, scaffali ed espositori verticali. Se lavora per un negozio monomarca o è legato ad un particolare marchio, il Visual Merchandiser è tenuto a seguire le linee guide del brand e ad allestire le aree espositive in modo da rendere chiaramente riconoscibile la marca e le sue caratteristiche distintive. Tra i compiti del Visual Merchandiser c’è anche l’analisi dei risultati di vendita del negozio, che vengono valutati insieme allo Store Manager e ai responsabili delle vendite. In questo modo il Visual Merchandiser da una parte verifica il successo e l’efficacia dell’allestimento realizzato, dall’altra individua i punti e apporta tutte le modifiche e i miglioramenti necessari per raggiungere gli obiettivi di vendita.
Quali sono le opportunità di lavoro
Il Visual Merchandiser può lavorare come dipendente o come consulente esterno per un singolo negozio o per più punti di vendita (ad esempio una catena). La professione è particolarmente diffusa nel mondo della moda e dell’abbigliamento (fashion retail), ma un Visual Merchandiser può trovare lavoro in ogni settore del retail: telefonia, alimentari, elettrodomestici, cosmesi, arredamento, elettronica, auto e moto, e molti altri. Infatti, le attività di visual merchandising sono essenziali per ogni esercizio commerciale, per definire l’immagine del punto vendita, soddisfare i consumatori (più esigenti e meno fedeli), e aiutare ad incrementare le vendite.
Il Visual Merchandiser lavora a stretto contatto con commessi, cassieri e personale addetto alle vendite, e si rapporta i con responsabili del negozio e con gli addetti marketing dell’azienda. Gli orari di lavoro possono essere flessibili, perché spesso viene richiesto di lavorare negli orari in cui i clienti frequentano meno i punti di vendita, come la mattina presto o nelle ore serali/notturne.
Come si diventa Visual Merchandiser
Per imparare questo mestiere è fondamentale formarsi con un corso specializzante. A Milano c’è un corso molto interessante proposto dalla Fashion scool (https://www.mksmilanofashionschool.it).
A Roma è possibile frequentare l’Accademia costume e moda (https://www.accademiacostumeemoda.it). Al sud è attivo a Cagliari il corso dell’Istituto Interforma (http://www.interforma.it/Interforma/it/master_view.page?contentId=CRS364). Questo corso , grazie anche al taglio pratico delle lezioni, consente di diventare specialista della comunicazione visiva e commerciale all’interno del punto vendita, e di far fronte con successo a un mercato sempre più complesso e competitivo.