Nove morti per Covid 19 in un mese alla casa di riposo Divina Provvidenza di Sanluri. Morti sospette che hanno fatto scattare un’indagine dei carabinieri che hanno acquisito le cartelle cliniche di alcuni ospiti della struttura.
Nei giorni scorsi i militari coordinati dal capitano Aldo Meluccio, hanno iniziato a ricostruire la situazione clinica di ogni singolo paziente ospitati nella residenza per anziani, chiusa un mese fa dal sindaco di Sanluri Alberto Urpi.
La settimana scorsa dei 20 ospiti cui erano stati eseguiti i tamponi, erano risultati positivi tre operatori, due delle suore che gestiscono la struttura insieme ad altre 17 persone.
Le indagini condotte dal pubblico ministero della Procura di Cagliari Paolo De Angelis sinora procedono con la verifica di tutte le segnalazioni, dagli esposti e degli articoli di stampa, così poi da aprire singoli fascicoli d’inchiesta.
Al momento non c’è nessuna ipotesi di reato e non risultano nomi iscritti nel registro degli indagati
Ormai anche in Sardegna, così come nel resto della Penisola l’epidemia di Coronavirus ha messo in ginocchio le case di riposo per anziani oltre alla Divina Provvidenza di Sanluri, l’allarme è scattato anche alle strutture Casa Serena di Sassari, e Su Meraculu di Bitti.
Nei tre istituti per anziani, stando ai numeri certificati da Protezione civile e Unità di crisi regionale, la situazione è preoccupante.
Per questo in tutta Italia si sono mobilitati sindacati, aziende, lavoratori e familiari dei degenti, per lanciare un appello al governo e mettere in salvo chi vive e lavora nei centri dedicati alla terza età.